dic042020

Approccio digitale, ma non solo: il ruolo del consulente vendite.

I tempi cambiano. Siamo tutti più digitali, in ogni aspetto della nostra vita. La tecnologia ci supporta dandoci la possibilità di accedere a modalità di informazione e comunicazione fino a poco tempo fa impensabili.

Il mondo dell’auto non è esente da questo mutamento, anzi ne cavalca l’onda ed i consulenti alla vendita sono un’espressione di tale evoluzione.

Competenza fa rima con esperienza ed entrambe sono ingredienti fondamentali per il consulente di oggi.

L’evoluzione nell’approccio al cliente è una costante nella formazione del personale che costituisce la rete vendita dei concessionari. Uno degli imperativi è essere sempre al fianco del cliente anche grazie ai servizi digitali.

Il cliente che voglia acquistare una vettura nuova oggi può optare anche per una video live chat grazie alla quale può entrare in contatto con un consulente di vendita e richiedere informazioni direttamente da casa. Potrà così richiedere l’offerta online, il consulente l’accompagnerà virtualmente alla scoperta della sua nuova auto per poi inviargli un preventivo personalizzato e per finire la consegna a domicilio.

Tutto ciò è possibile in Rigoni Franceschetti, un’azienda che ha fatto della digitalizzazione e dell’innovazione due pilastri della propria attività.

Per questo motivo ha da subito colto l’importanza della protezione elettronica come elemento imprescindibile parlando di auto moderne e perciò connesse alla rete.

E per questo motivo ha aderito al protocollo formativo WiDna per la propria rete vendita al fine di rendere i propri consulenti pronti sul tema della Cyber Automotive Security.

Sicurezza che ora è raggiungibile anche con i comandi vocali visto che al Security Electronic Pack (SEP) sono stati integrati gli assistenti vocali sia per Iphone sia per Android.

Questo ben lo sa e lo mette in pratica Michele Gobbo, WiDna Expert in Rigoni Franceschetti, al quale abbiamo rivolto qualche domanda in merito al lavoro in concessionaria in questo periodo di Covid 19:

D. Come si stanno approcciando i vostri clienti ai nuovi servizi di vendita? ( tramite live chat – offerta on line – preventivo personalizzato ad esempio)

R. I clienti solitamente vengono in salone attratti dalla pubblicità televisiva o quella online, ma in questo periodo sfruttano tutte le opportunità offerte dall’azienda, anche digitali, per agevolare la visione del modello di auto d’interesse e per la formulazione di preventivi.

D. Durante la trattativa di vendita, digitale o fisica, quali sono gli argomenti di maggior interesse discussi con il cliente, oltre al modello d’auto? (equipaggiamenti extra-serie -soluzioni finanziare personalizzate – soluzioni assicurative – service programmati – convenzioni - altro)

R. Temi come la sicurezza alla guida e dunque quali sistemi elettronici di assistenza alla guida sono presenti sull’auto richiesta, i consumi del veicolo, l’emissione di CO2 e, soprattutto in questo periodo, gli aspetti finanziari e gli incentivi statali previsti.

D. I clienti che si apprestano ad acquistare una nuova auto, quanto sanno del rischio di hackeraggio a cui tutte le moderne auto sul mercato sono soggette?

R. Sono ancora molto pochi i clienti consapevoli che le auto moderne, avendo una componente elettronica sempre più importante, hanno la necessità di una protezione che tuteli l’auto da rischi di intrusione elettronica, come invece già fanno con i propri computer, ad esempio... per questo motivo i consulenti alla vendita devono essere formati in merito a tutti gli aspetti relativi alla cyber automotive security, così come lo sono sulle motorizzazioni elettriche ed ibride. Il mercato dell'auto sta cambiando, l'offerta di vetture sta virando verso l'elettrico, le competenze dei consulenti in concessionaria non possono escludere le nozioni relative alla cyber security, anche in ambito automotive.

D. Nel processo di vendita quanto conta la consulenza specializzata per far si che il cliente decida all’acquisto?

R. Il consulente resta l’elemento guida nella scelta della nuova autovettura. Anche ora che molte informazioni sono reperibili dal web, la consulenza dell’esperto ha un peso importante sull’esito positivo di una vendita, direi il 70%. Anche l’attività di recall, effettuata dopo il primo incontro, ha una buona influenza, il cliente apprezza la competenza, la completezza delle informazioni, l’attenzione alle sue esigenze e una proposta personalizzata su di esse nella massima trasparenza delle condizioni.


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nov252020

L’importanza della prima volta

Un vecchio detto recita “Non c’è una seconda occasione per fare una prima buona impressione” e chi è alla direzione di un concessionario questo lo sa.
Per questo viene rivolta grande attenzione alla rete vendita che ha il compito di accogliere i clienti e seguirli nell’esaudire il desiderio di un’auto nuova.

Negli anni il ruolo del venditore in concessionaria si è evoluto, così come è evoluto il mercato e così come sono evolute le esigenze dei clienti che si approcciano all’acquisto di una vettura.

Nel tempo il venditore è mutato in un consulente che sa calarsi non solo nel mondo automotive, ma in tutto quello che la vendita di un’auto ora comporta.

Pertanto l’attività di consulenza che oggi il venditore pone in essere riguarda non solo l’auto, ma, per esempio, anche la miglior soluzione finanziaria e la miglior soluzione assicurativa rispetto alle necessità che il cliente ha manifestato.

L’aggiornamento è costante e senza soluzione di continuità.

Il mondo automotive presenta nuovi modelli e nuove tecnologie con cadenze serratissime. Il tema della connettività dell’auto e in auto (conducente e passeggeri sempre connessi) è un argomento su cui tutte la case automobilistiche spingono con modalità crescente.

Di conseguenza l’elettronica presente, sui nuovi esemplari di vetture proposte da ogni brand, impone preparazione da parte dei consulenti che devono saper guidare il cliente verso la scelta ottimale.

La protezione elettronica nelle nuove automobili è una materia che chi lavora in concessionaria deve conoscere perché il concetto di sicurezza preventiva è un argomento che si sta facendo sempre più strada nelle esigenze degli automobilisti odierni, al pari della sicurezza attiva e sicurezza passiva.

Per questo motivo formarsi è un imperativo ed in WiDna abbiamo definito un protocollo formativo specifico rivolto alla rete vendita, oltre che al comparto tecnico in officina.

Il personale che opera in concessionaria deve avere fra le proprie competenze la Cyber Automotive Security.

L’uscita di un nuovo modello impone lo studio di tutte le funzionalità ed equipaggiamenti ed unitamente alle innovazioni tecnologiche il consulente in concessionaria si aggiorna anche sulle più attuali modalità di comunicazione che riguardano anche il digitale e soprattutto il video.

Ci sono aziende che hanno ben colto l’importanza della versatilità come caratteristica imprescindibile nei consulenti che compongono la propria rete vendita.

E così la presentazione di un modello di punta in un Brand innovativo come Cupra diventa un video con le medesime connotazioni dei servizi televisivi di settore.

Un “bravo” ad Alessio Sacchetti che, in qualità di Cupra Master e WiDna Expert ben impersona tutte le peculiarità del consulente automotive moderno ed un “bravo” all’azienda Autovega che da sempre pone la formazione continua della rete vendita al primo posto per offrire ai propri clienti un’esperienza d’acquisto ottimale.

E se è vero che la prima impressione è quella che conta, il video ha colto nel segno.

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lug122020

Dammi mezz'ora, anzi, un pò meno...

Sono le 9.19 del 10 luglio 2020, alla centrale operativa WiDna arriva una chiamata: “ sono G. S., sono andata al parcheggio fuori casa dove ieri sera ho lasciato la mia auto ed ora non c’è più”.

La centrale operativa prontamente attiva le procedure di rilevamento e guida la pattuglia dei Carabinieri di Busto Arsizio al veicolo. Dalla denuncia sono trascorsi 29 minuti, meno di mezz’ora e l’auto è stata ritrovata in una zona poco frequentata dell’hinterland milanese, a 46 km di distanza da dove era stata parcheggiata.
Certo, attivare le funzioni di protezione totale avrebbe permesso alla signora G.S. di ricevere in tempo reale un allarme, al suo cellulare, che qualcuno stava armeggiando con la sua autovettura, ma anche nonostante questa dimenticanza il sistema di protezione con cui ha equipaggiato la sua Alfa Mito era attivo ed ha permesso un recupero in tempi record.

La classica tecnica adottata dai moderni ladri d’auto è sottrarre la vettura presa di mira ed abbandonarla in una zona periferica per qualche giorno in attesa che le forze dell’ordine, la recuperino. Se questo non avviene significa che l’auto non è dotata di sistemi di protezione che permettano la sua localizzazione, a quel punto possono agire indisturbati sull’auto rubata.

E’ importante sottolineare anche che è diverso ritrovare un’auto abbandonata in un’area aperta dal ritrovarla in un garage sotterraneo o in un container, la tecnologia necessaria per localizzare il mezzo è differente.
Fortunatamente la vettura della signora S.G. era dotata di un sistema che permette di rintracciare l’automobile in ogni frangente, sia essa in un’area aperta o chiusa o sotterranea.

Un vero colpo di fortuna aver acquistato l’auto presso il concessionario Autosile di Treviso, da sempre attento alla sicurezza, ed ora all’avanguardia sul tema della sicurezza preventiva, avendo aderito al programma formativo cyber security, programma, grazie al quale, tutti i suoi consulenti hanno raggiunto la certificazione.

Le automobili moderne sono veicoli dotati di elettronica sofisticata, processori che per numerosità rendono le autovetture paragonabili a stanze zeppe di computer. E come con i computer anche le auto ora sono oggetto di interesse dei car hackers, ladri che in pochi minuti riescono ad accedere all’interno dell’abitacolo senza lasciare traccia di manomissione sulla vettura.

Sono ormai noti i concetti di sicurezza attiva e passiva, che riguardano i passeggeri del veicolo, è giunto il momento di trattare anche il tema della sicurezza preventiva che riguarda prettamente l’autovettura.

In un’era in cui le auto presentano una connettività sempre più crescente dotarsi di un sistema tecnologicamente sofisticato, sempre attivo, che ci segnali prontamente effrazioni elettroniche e meccaniche è divenuta una necessità.

Prevenire è meglio che curare e ritrovare l’auto che ci è stata rubata è meglio che farsi rifondere in parte il danno dall’assicurazione.

Con i sistemi di sicurezza WiDna (ultima generazione il Security Electronic Pack, SEP) il tasso di recupero dei veicoli rubati è del 99,7%, una vera e propria sentinella a tutela dell’autovettura.
mar012020

Elettrico? Sì, grazie!

Ormai ci siamo, la corsa all’elettrico vede operativi tutti gli attori del settore automobilistico.
A livello mondiale saranno investiti ben 225 miliardi di dollari, da qui al 2023, per giungere ad un parco auto a declinazione elettrica.
Siamo di fronte ad una rivoluzione che è anche una partita per la sopravvivenza. I livelli di CO2 nell’aria sempre più alti fanno ancora una volta dare l’allarme mondiale ed impongono una nuova agenda a tutte le potenze del pianeta. Soluzioni drastiche non sono più una scelta, bensì necessità imposte da un’emergenza ambiente che grida aiuto.

A tal fine l’attenzione alla moderna mobilità e alla motorizzazione delle auto del futuro ha portato ad un’accelerazione del cambiamento. In altre parole prepariamoci a dire addio alle auto con motore termico (benzina o gasolio) per far posto a quelle elettriche.

E così, solo in Europa, i modelli di vetture alimentate a batteria passeranno da 62 a oltre 230. Nel 2020 arriveranno sul mercato una decina di modelli realizzati dai maggiori produttori mondiali del calibro di Volkswagen , Mercedes, Renault, Toyota, PSA Group per citare alcuni esempi.

Il piede sull’acceleratore è stato schiacciato grazie all’attenzione verso l’eco-sostenibilità e l’abbattimento dell’inquinamento. Ingenti investimenti ed anni di ricerca hanno permesso lo sviluppo di nuove tecnologie e l’affinamento dei processi produttivi.

Passi avanti di rilievo sono stati fatti sui temi dell’autonomia e i tempi di ricarica. La maggior parte dei modelli in arrivo in questo anno potrà percorrere più di 400 km con un pieno di batteria.

Analogamente al crescente numero di modelli di auto ibride ed elettriche si stanno moltiplicando sul territorio le colonnine per la ricarica grazie anche a nuove partnership fra case automobilistiche e gestori di fonti d’energia.

Siamo di fronte ad un cambiamento epocale in termini di abitudini che verranno stravolte, il modo di spostarci e l’idea stessa di automobile cambieranno.
Le auto saranno sempre più interconnesse, l’elemento elettronico sovrasterà sempre più quello meccanico.

All’aumentata sensibilità rispetto l’eco sostenibilità corrisponde un’aumentata sensibilità verso la sicurezza di un mezzo di trasporto che ogni giorno di più si interfaccerà con i nostri abituali strumenti di comunicazione, primo fra tutti il cellulare.
Così dal cellulare potremo colloquiare con la nostra auto che ci risponderà prontamente a distanza accendendo il motore, o le luci o sintonizzandosi sulla nostra stazione radio preferita, per fare solo alcuni esempi.
Tutta questa tecnologia va protetta, preventivamente; quanto più è evoluta quanto più dovrà essere all’avanguardia il sistema che ci permetterà di metterla in sicurezza.

Tutto evolve: la consapevolezza che il destino naturale della mobilità è quello che va verso l’emissione zero, la tecnologia che caratterizzerà le nostre auto ed anche le tecniche che i malintenzionati svilupperanno per far propria questa tecnologia.

Per questo motivo dotarsi di un sistema che ci metta al riparo da rischi di intrusione elettronica o meccanica con conseguente danneggiamento o furto della nostra auto è una scelta obbligata.

La buona notizia è che questo sistema di sicurezza c’è ed ha un nome: Mobile S.
ott202019

Case History Recovery

L’esperienza diretta del cliente

“Sono venuto a conoscenza del sistema WiDna perché il consulente commerciale della concessionaria Autozatti me l’aveva suggerito come importante accessorio di sicurezza del veicolo. Al ritiro dell’auto il centro di assistenza Lexus mi assicurava che il pacchetto elettronico WiDna è un ottimo sistema e che avrei risparmiato anche sulla polizza.

Il furto è avvenuto vicino al mio studio, i ladri hanno intercettato il segnale della mia chiave elettronica sottraendo il veicolo senza che mi accorgessi di nulla. Tutti mi dicevano di star tranquillo, che WiDna mi avrebbe ritrovato l’auto, tuttavia ero dubbioso. Adesso invece che è andato tutto bene ed è stata ritrovata sono felicissimo.
Consiglio WiDna a tutti quanti!”

Stefano


Sono gesti automatici che compiamo più volte quotidianamente: parcheggiamo la nostra auto, cellulare alla mano, recuperiamo altri oggetti personali indispensabili per la giornata, e poi il comando di chiusura della vettura. Lo si fa in maniera talmente spontanea che non pensiamo mai di ricevere delle brutte sorprese al nostro ritorno.
Sentito il segnale di conferma chiusura dell’auto andiamo di corsa verso il nostro impegno o appuntamento.
Ma le nostre auto sono veramente al sicuro?
A quanti di noi è capitato di ritornare al parcheggio, stanchi dopo una giornata di lavoro, o contenti per una buona notizia e poi rimanere basiti di fronte al parcheggio vuoto? Immediatamente pensiamo di aver avuto un attimo di amnesia: “dove l’ho parcheggiata?”, ci chiediamo, subito dopo pensiamo e speriamo nella rimozione forzata, e solo quando tutte le ipotesi plausibili sono state escluse, la consapevolezza di quanto è accaduto si concretizza nella nostra mente come una scena da film horror: “mi hanno rubato l’auto”.
Lo sai che le statistiche indicano che in media ogni 13 anni ognuno di noi è soggetto ad un furto totale o parziale dell’auto? E’ un pensiero che inconsciamente rifuggiamo, ma è una triste realtà. Ed all’evolversi della tecnologia in campo automotive evolvono anche le tecniche di furto da parte dei ladri.
Il fenomeno del furto rimane un malcostume molto radicato nel nostro Paese, nel 2018 sono state rubate circa 14 auto all’ora. Le vetture al centro delle attenzioni dei ladri sono sempre le auto comuni, per fare una rapina o trasportare beni illegali, le auto ad ampia diffusione, per riciclare ricambi e le luxury, per rivenderle all’estero.
Interessante notare anche l’evoluzione dei tempi: nel 1993 i ladri impiegavano circa 10 minuti per rubare un’auto mentre oggi, complici i nuovi sistemi elettronici che dovrebbero impedite tutto ciò, sono sufficienti 45 secondi.
Con Mobile S bastano pochi secondi per mettere in sicurezza la nostra auto ed attivare una sentinella silenziosa e sempre attenta a che nessuno compia effrazioni di alcun tipo. E così, come è accaduto al nostro amico Stefano, del quale abbiamo riportato una breve testimonianza, dal momento in cui l’auto è stata illecitamente spostata da dove il suo proprietario l’aveva parcheggiata, non è mai stata persa di vista dalla nostra “sentinella” che ha permesso alle autorità di ritrovare il mezzo nel giro di poche ore dalla denuncia del fatto illecito.
Con Mobile S un gesto veloce, come un tap sul cellulare, permetterà alla tua auto di essere al sicuro dai car hackers e a te di avere una preoccupazione in meno.





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