Elettrico? Sì, grazie!

Ormai ci siamo, la corsa all’elettrico vede operativi tutti gli attori del settore automobilistico.
A livello mondiale saranno investiti ben 225 miliardi di dollari, da qui al 2023, per giungere ad un parco auto a declinazione elettrica.
Siamo di fronte ad una rivoluzione che è anche una partita per la sopravvivenza. I livelli di CO2 nell’aria sempre più alti fanno ancora una volta dare l’allarme mondiale ed impongono una nuova agenda a tutte le potenze del pianeta. Soluzioni drastiche non sono più una scelta, bensì necessità imposte da un’emergenza ambiente che grida aiuto.

A tal fine l’attenzione alla moderna mobilità e alla motorizzazione delle auto del futuro ha portato ad un’accelerazione del cambiamento. In altre parole prepariamoci a dire addio alle auto con motore termico (benzina o gasolio) per far posto a quelle elettriche.

E così, solo in Europa, i modelli di vetture alimentate a batteria passeranno da 62 a oltre 230. Nel 2020 arriveranno sul mercato una decina di modelli realizzati dai maggiori produttori mondiali del calibro di Volkswagen , Mercedes, Renault, Toyota, PSA Group per citare alcuni esempi.

Il piede sull’acceleratore è stato schiacciato grazie all’attenzione verso l’eco-sostenibilità e l’abbattimento dell’inquinamento. Ingenti investimenti ed anni di ricerca hanno permesso lo sviluppo di nuove tecnologie e l’affinamento dei processi produttivi.

Passi avanti di rilievo sono stati fatti sui temi dell’autonomia e i tempi di ricarica. La maggior parte dei modelli in arrivo in questo anno potrà percorrere più di 400 km con un pieno di batteria.

Analogamente al crescente numero di modelli di auto ibride ed elettriche si stanno moltiplicando sul territorio le colonnine per la ricarica grazie anche a nuove partnership fra case automobilistiche e gestori di fonti d’energia.

Siamo di fronte ad un cambiamento epocale in termini di abitudini che verranno stravolte, il modo di spostarci e l’idea stessa di automobile cambieranno.
Le auto saranno sempre più interconnesse, l’elemento elettronico sovrasterà sempre più quello meccanico.

All’aumentata sensibilità rispetto l’eco sostenibilità corrisponde un’aumentata sensibilità verso la sicurezza di un mezzo di trasporto che ogni giorno di più si interfaccerà con i nostri abituali strumenti di comunicazione, primo fra tutti il cellulare.
Così dal cellulare potremo colloquiare con la nostra auto che ci risponderà prontamente a distanza accendendo il motore, o le luci o sintonizzandosi sulla nostra stazione radio preferita, per fare solo alcuni esempi.
Tutta questa tecnologia va protetta, preventivamente; quanto più è evoluta quanto più dovrà essere all’avanguardia il sistema che ci permetterà di metterla in sicurezza.

Tutto evolve: la consapevolezza che il destino naturale della mobilità è quello che va verso l’emissione zero, la tecnologia che caratterizzerà le nostre auto ed anche le tecniche che i malintenzionati svilupperanno per far propria questa tecnologia.

Per questo motivo dotarsi di un sistema che ci metta al riparo da rischi di intrusione elettronica o meccanica con conseguente danneggiamento o furto della nostra auto è una scelta obbligata.

La buona notizia è che questo sistema di sicurezza c’è ed ha un nome: Mobile S.

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